Il caregiving? Una palestra di innovazione e di sostenibilità per le aziende

Prendersi cura di chi cura è importante per diverse ragioni. In primo luogo perché i trend demografici indicano chiaramente che non solo il futuro, ma già il presente delle nostre aziende è familiare curante e caregiver.

Inoltre poco si conosce dell’impegno, della motivazione e delle competenze organizzative, relazionali e emotive che questo immenso esercito silenzioso di collaboratori (in Ticino si stima siano più di 50’000, il 41,4% dei quali lavora a tempo pieno) porta quotidianamente in azienda. Un prezioso capitale di esperienze e competenze che spesso rimane sottotraccia, invisibile e inutilizzato.

Infine, attraverso il riconoscimento dei caregiver e la comprensione della loro realtà di vita e di lavoro, le aziende si aprono all’opportunità di allenare l’innovazione e la sostenibilità, intervenendo più efficacemente sull’organizzazione e la qualità dell’ambiente di lavoro e sulla generazione di nuovi stili di leadership.  Insomma, prendersi cura di chi cura conviene.

L’empowerment della cura

È certo. Prendersi cura di un familiare o di una persona cara consente, a seconda dell’intensità e della durata dell’esperienza, di allenare molte competenze. Capacità di ascolto, gestione del cambiamento, time management, problem solving e spirito di iniziativa, delega, orientamento al risultato, agilità mentale e gestione dello stress e molte altre ancora. Una palestra spesso faticosa, ma, a ben vedere, preziosa non solo per la crescita personale, ma ancor più per quella professionale.

Se riconosciute e integrate nella dimensione professionale, infatti, le competenze acquisite e allenate attraverso il caregiving, possono essere validamente riproposte nello spazio del lavoro. Secondo i dati della recente ricerca di Gallup ‘Trasforming Workplace through recognition’, il 77% delle persone intervistate riconosce di aver migliorato le proprie capacità di leadership in virtù di un’esperienza di cura.

Vi è di più. Il riconoscimento da parte delle imprese dei caregiver e delle loro competenze, così come l’accoglimento delle esigenze di conciliazione, possono trasformarsi in potenti fattori di innovazione organizzativa e di sostenibilità.