Equi-Lab progetta e realizza audit, bilanci di genere e interventi a sostegno delle pari opportunità rivolti alle amministrazioni pubbliche che desiderano valutare le proprie politiche anche in termini di sviluppo inclusivo, integrandone i principi nelle prassi e negli obiettivi di breve, medio e lungo periodo.
Per essere sostenibile, lo sviluppo non può che essere inclusivo. Come può un’amministrazione pubblica assicurare che le scelte di politica economica, fiscale e sociale siano efficaci ed efficienti anche sul piano dell’equità? Come può riuscire ad intercettare e soddisfare i bisogni dell’intera collettività, senza lasciare nessuno indietro e senza pesare sulle generazioni future, premesse di tutto l’impianto della crescita sostenibile?
La soluzione è duplice. Sul piano strategico, suggerisce di introdurre il principio della parità di genere come variabile imprescindibile sia nella formulazione degli obiettivi programmatici e degli impegni economico-finanziari, sia nella valutazione degli impatti prodotti sulle condizioni di vita di donne e di uomini.
Sul piano operativo, indica il Bilancio di genere come strumento utile alla declinazione concreta del principio.
“Uno degli aspetti più insidiosi dei processi che producono discriminazione di genere è la loro invisibilità. Il primo passo per affrontare l’ingiustizia implicita nell’ordine corrente è renderlo visibile”.
Costruire (gender budgeting) o rileggere (gender auditing) un bilancio pubblico da una prospettiva di genere e di parità consente infatti di:
Inoltre, consente di:
Non esiste una metodologia unica per la redazione del bilancio di genere e nel tempo sono stati sviluppati differenti approcci e metodi di analisi, in ragione delle diverse tipologie di enti e delle differenti competenze e funzioni ad essi attribuite.
Tuttavia, sono imprescindibili due elementi.
In primo luogo, occorre una volontà politica chiara e condivisa a ‘monte’, disponibile ad assicurare supporto e risorse adeguate alla conduzione del processo.
In secondo luogo, è necessario collocare l’esercizio in una dinamica circolare e ciclica, in cui, alla fase di analisi di genere del contesto, segua, dapprima, una fase di valutazione degli impatti delle politiche e degli impegni economici e finanziari e, successivamente, di riorientamento degli stessi attraverso la formulazione di piani d’azione provvisti delle necessarie risorse.
Entrando nel merito del processo, il punto di avvio è generalmente rappresentato dalla rilettura del contesto in ottica di genere, ovvero l’analisi della distribuzione di donne e uomini nei vari settori (economici, produttivi, culturali, formativi) della gestione pubblica, così da valutare se, e in che misura, le une e gli altri partecipino in condizioni di effettiva parità ai distinti ambiti della vita, pubblica e privata.
Segue la rilettura degli impegni programmatici e dei bilanci economici, con l’obiettivo di valutare la congruenza dell’allocazione delle risorse pubbliche rispetto alle condizioni di vita di donne e uomini (efficacia, efficienza) e al principio che impone di assicurare loro pari opportunità (equità). Le tipologie di spesa e di entrate su cui focalizzare l’attenzione possono essere definite all’inizio del processo o alla luce delle differenze di genere rilevate dopo l’analisi di contesto.
Le due fasi dovrebbero essere propedeutiche ai successivi passaggi, ovvero alla programmazione e alla presentazione dei risultati (rendicontazione), interna all’ente e pubblica.
Le testimonianze di Françoise Gehring – Municipale Responsabile Dicastero Politiche sociali e Politiche di genere, Massimo Demenga – Segretario Comunale e Tiziana Madella – Capa Dicastero Politiche sociali e Politiche di genere, danno conto delle diverse fasi dell’adozione del Bilancio di Genere e degli aspetti qualificanti di questa esperienza.
GovernaTI-VA è un progetto Interreg volto al rafforzamento della governance transfrontaliera, attraverso lo sviluppo di competenze e modelli di governance. In qualità di consulente esterno esperto in Bilancio di Genere, Equi-Lab ha contribuito al workshop “Parità di genere: strumenti risorse, esperienze”, parte del focus sui processi partecipativi, accountability e strumenti di rendicontazione sociale.
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